IL TRUST
Cav. Piero Salussolia, Esq. and
Dott.ssa Angela Cappuzzello (not admitted in Florida)
Questo articolo è stato scritto al fine di fornire informazioni di carattere legale, il lettore è libero di diffonderlo, a chiunque dovesse essere interessato, purché non ne modifichi i contenuti o il richiamo allo Studio e i relativi contatti.
La conservazione del potere d’acquisto e la corretta amministrazione dei beni al momento della morte di un soggetto sono alcune tra le preoccupazioni più comuni tra coloro che possiedono ingenti capitali economici. Facendo seguito al nostro precedente articolo, relativo alle Fondazioni di Interesse Privato a Panama, oggetto della nostra analisi sarà, questa volta, il Trust, i suoi vantaggi e le diverse tipologie. Vedremo, in particolare, le ragioni dell’importanza che questo istituto ha acquisito nel corso degli anni, divenendo addirittura uno strumento alternativo rispetto al testamento. Vedremo come certi tipi di Trust garantiscono una reale ed effettiva protezione dei beni, il che rappresenta uno dei motivi del successo di questo strumento nel mondo degli investimenti.
Preliminarmente, occorre precisare che un Trust può essere istituito per diverse finalità, quali la protezione di porzioni specifiche del patrimonio familiare o di minori e disabili (in ambito familiare), la garanzia di prestiti obbligazionari e di altre forme di finanziamento di imprese, la garanzia di depositi cauzionali e caparre, il trasferimento di aziende e/o partecipazioni sociali (in ambito aziendale), la separazione e segregazione di somme e beni detenuti per conto di clienti o la gestione di attività da parte di chi altrimenti sarebbe impossibilitato a operare come imprenditore (in ambito professionale).
Tuttavia, una delle ragioni principali per le quali si ricorre a questo strumento e’ quella di definire in vita le vicende successorie con maggiore efficacia rispetto alle disposizioni testamentarie, e in questo articolo focalizzeremo l’attenzione proprio su questa ultima tipologia di Trust, ovvero quello usato in alternativa al testamento.
Il Trust è un istituto del sistema giuridico anglosassone di Common Law ormai diffuso in tutto il mondo. Può essere definito come quel negozio posto in essere da un soggetto, detto Disponente (“Trustor” o “Grantor”), che si spossessa di parte del proprio patrimonio “dedicandolo” alla realizzazione di determinati obiettivi. Più specificamente, per mezzo del Trust il Disponente affida e trasferisce in proprietà ad un altro soggetto di sua fiducia, detto Fiduciario (“Trustee”), uno o più beni, affinché questi li gestisca per le finalità stabilite dal Disponente e nell’interesse di uno o più soggetti, detti Beneficiari, individuati dallo stesso Disponente.
Il Trust può essere:
• Revocabile: quando il Disponente ha, in qualsiasi momento, il diritto di annullare il Trust e riacquisire la proprietà del patrimonio che a suo tempo aveva conferito. In questa maniera il Disponente si trova nella posizione di non perdere definitivamente la proprietà sui suoi beni, il che rende il Trust inefficace nei confronti dei terzi e, dunque, inopponibile agli stessi;
• Irrevocabile: quando, al contrario, il Disponente non ha il suddetto diritto. Il patrimonio in questione, quindi, non potrà più ritornare nella proprietà del Disponente (ma entrato nel patrimonio del Trustee, ci rimane fino al perseguimento degli scopi del Trust) e non è aggredibile dai suoi creditori.
Ancora, mentre il Trust revocabile può essere modificato o revocato a discrezione del Disponente, quello irrevocabile non può essere modificato o revocato neanche con provvedimento del Giudice, il che garantisce ulteriormente la protezione dei beni nei confronti dei terzi creditori. In alcuni casi, però, pur essendo il Trust irrevocabile, viene riconosciuto al Disponente il potere di sostituire i Beneficiari, senza tuttavia compromettere i benefici connessi al Trust.
Al di là di ciò, una delle differenze più significative tra Trust revocabile ed irrevocabile risiede nel trattamento fiscale degli stessi. A differenza di quanto accade con il Trust revocabile, infatti, in presenza di un Trust irrevocabile, poiché non vi e’ più alcuna possibilità che i beni trasferiti ritornino nella proprietà del Disponente, e, dunque, che si considerino nuovamente parte del suo patrimonio, lo stesso non sarà soggetto all’imposta sulle successioni in riferimento a quei beni. Al contrario, nel Trust revocabile, il patrimonio trasferito è soggetto alla predetta imposta.
Il Trustee ha l’obbligo di gestire il patrimonio in Trust nei limiti degli indirizzi definiti dall’atto istitutivo. Nel caso di Trust revocabili, e qualora il Disponente dovesse essere impossibilitato, il Trustee ha anche il potere di prendere decisioni “straordinarie” (non contemplate nell’atto istitutivo) in merito alla gestione del patrimonio o ad eventuali investimenti da effettuare per conto del Disponente.
Dobbiamo sottolineare che i beni, sia mobili che immobili (e.g., conti bancari, azioni e obbligazioni) devono formalmente essere trasferiti al Trust. Difatti, i beni che non vengono trasferiti correttamente possono essere oggetto di “legalizzazione”: quel processo di amministrazione dei beni del defunto controllato dal tribunale e previsto dalla legislazione statale al fine di procedere alla distribuzione dei beni del defunto agli eredi, previa designazione di un soggetto a tal fine autorizzato. Nell’ipotesi di distribuzione dei beni per fallimento del Disponente o perché si è realizzata la condizione futura stabilita dallo stesso per poter procedere alla ripartizione, il Trustee deve quantificare e valutare i beni in Trust, individuare i creditori e Beneficiari, pagare le imposte e spese varie e, infine, procedere alla distribuzione dei suddetti beni. Non solo, deve anche occuparsi del pagamento delle spese per servizi professionali eventualmente richiesti ad avvocati e commercialisti.
Secondo la normativa statale della Florida, è previsto che i creditori hanno fino a due anni di tempo dalla morte del defunto per presentare reclami sul patrimonio dello stesso, motivo per cui e’ previsto che il Trustee non può procedere alla distribuzione dei beni fintanto che tutte le richieste creditorie non siano state soddisfatte. Ora, è di tutta evidenza che due anni costituiscono un periodo di attesa molto lungo, per cui alcune persone optano per la via della successione testamentaria, in aggiunta al Trust, per sfruttare i benefici connessi alla stessa: la normativa in materia di successione, infatti, limita notevolmente il periodo entro il quale i creditori possono presentare reclami (in genere tre mesi dalla data di notifica).
In conclusione, e dopo aver esaminato le differenze principali tra Trust revocabili e irrevocabili, risulta ben chiaro che il vantaggio principale di un Trust irrevocabile è il livello di protezione totale che viene garantito al patrimonio in Trust (a tal riguardo, in un nostro prossimo articolo studieremo più nel dettaglio le modalità di tutela del patrimonio nel Trust nelle Isole Cook). Al contrario, lo scopo principale di un Trust revocabile è quello di evitare il processo di legalizzazione del testamento, semplificando così il trasferimento dei beni ai Beneficiari ed eliminando la necessità di ricorrere al processo di successione.
Ovviamente, la decisione in merito a quale delle due figure di Trust fare ricorso dipende dalle esigenze del caso specifico e, come sempre, è consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore al fine di ottenere la consulenza mirata, specializzata e necessaria per soddisfare tali esigenze.
Il presente articolo contiene informazioni di carattere generale e non sostituisce in alcun modo l’assistenza di un avvocato. Vi suggeriamo di rivolgervi a un professionista per ulteriori informazioni e assistenza. L’assunzione di un avvocato è una decisione importante che non dovrebbe basarsi esclusivamente su informazioni pubblicitarie. Prima di decidere, chiedeteci di inoltrarvi informazioni scritte a titolo gratuito in relazione alle nostre qualifiche ed esperienza. La società Piero Salussolia P.A., fondata nel 1994 da Piero Salussolia, fornisce un’assistenza specializzata e personalizzata a una clientela internazionale in Diritto Tributario Internazionale e Nazionale e Pianificazione Patrimoniale, Diritto Societario e Immobiliare, Proprietà Intellettuale, Diritto Commerciale e Contrattuale, Diritto Marittimo e Diritto d’Immigrazione. Nato ad Alice Castello, Italia, Piero Salussolia esercita la professione forense negli Stati Uniti ed è un membro dell’Ordine degli Avvocati della Florida dal 1985 e della California dal 1984. Piero Salussolia è stato un membro della sezione di Diritto Internazionale e della Sezione Tributaria della Florida (dove ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Comitato Fiscale Estero dal 1989 al 1992). Piero Salussolia è stato socio fondatore della Camera di Commercio italo-americana South East Chapter, dove ha ricoperto la carica di Vicepresidente esecutivo. Piero Salussolia ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università Degli Studi di Torino, un Master in Scienze Politiche presso la San Francisco State University, una laurea in Giurisprudenza presso la University of San Francisco ed un Master in Diritto Tributario presso la New York University. L’Avvocato Salussolia ha iniziato la sua carriera presso un prestigioso studio legale di Miami; successivamente è entrato nella sede locale di uno studio legale internazionale di fama mondiale, di cui è diventato socio internazionale concentrandosi sul Diritto Tributario Internazionale. Per i servizi resi alla comunità italiana, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Piero Salussolia parla correntemente italiano, spagnolo, francese e inglese.
INVESTIRE OGGI
Gabriele Monteforte, DiapasHome
Investire oggi nel mattone, come si diceva un tempo, può essere una scelta giusta?
Se per certi versi comprare una casa può sembrare una cosa azzardata, ci pare sia ancora la cosa migliore che una persona possa fare in questo momento di forte incertezza.
Ma cerchiamo di analizzare cosa è accaduto negli ultimi anni e come i risparmiatori hanno subito questa situazione finanziaria che potremmo definire “post bellica”. Dal 2006 ad oggi c’è stato un crollo verticale del valore degli immobili con il mercato americano che, fallendo, ha trascinato rovinosamente con sé l’Europa.
Tutto ciò è stato causato dalle Banche americane che hanno facilitato troppo l’accesso al credito per chi non era strutturato in modo da poterne sostenere il peso.
In Italia possiamo prendere il caso di Siena, roccaforte ed esempio da esportare in tutto il mondo, che per colpa della politica ed di una cattiva gestione è miseramente fallita, creando enormi scompensi in una zona della Toscana, tra le più ambite e ricercate al mondo, dove giorno dopo giorno si susseguono chiusure con fallimenti immobiliari e aziendali.
Queste “droghe” che hanno gonfiato i muscoli degli investitori, sono servite solo a illudere una classe sociale che pensava di poter vivere al di sopra delle proprie possibilità, contraendo debiti su tutto, dall’abitazione all’automobile, dagli elettrodomestici ai cellulari etc.
Altro esempio i titoli azionari e obbligazionari subordinati di Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti bruciati in un weekend.
Dobbiamo domandarci quale sarà il prossimo crack finanziario.
Forse sarà il caso di rivedere i nostri investimenti….
Come dobbiamo orientarci e di chi possiamo fidarci per investire i nostri soldi?
Certamente dovremo fare rifermento a chi è esperto in materia come un commercialista, un notaio. Ma non basta: bisogna informarsi di più, seguire e leggere in prima persona cosa accade in Italia e all’estero, essere coscienti che il futuro dei nostri risparmi, cosi come quello dei nostri figli, dobbiamo scriverlo parola per parola, giorno dopo giorno, mattone su mattone.
Noi crediamo che oggi uno tra i migliori investimenti che offre il mercato mondiale sia quello del “property management”.
Con l’ espressione property management (parola inglese in cui property indica un oggetto o più oggetti che appartengono a qualcuno e che viene anche utilizzata per indicare immobili o terreni o entrambe le cose; e management che significa controllo e organizzazione di qualcosa o, meglio, gestione di particolari valori economici) si intende la gestione manageriale del complesso di strategie e attività di natura tecnico-amministrativo-commerciale finalizzate al conseguimento di un “reddito periodico”.
Diapashome offre attraverso collaborazioni internazionali questo tipo di servizio in città come Miami, Fort Lauderdale, Orlando, Londra, Manchester, Eccles, Greater Manchester, Liverpool, Chicago, Scottsdale, Phoenix, Philadelphia.
Le nazioni in cui sorgono queste città garantiscono, con le loro leggi, maggiori certezze rispetto all’Italia: in queste località è più semplice gestire i rapporti con gli “inquilini” e con chi dovesse creare problemi e non pagare il canone di affitto.
Diapashome offre a Voi una consulenza completa che si sviluppa dalla selezione tra le nostre proposte di un oggetto che faccia al vostro caso, con la visita in loco se ritenete necessario, all’acquisto accompagnato da un nostro commercialista, se richiesto, o da un legale che potrà soddisfare ogni Vostra esigenza.